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  • Immagine del redattoreSara Piccolo Paci

Finalmente, Datini!


E' stato un lungo periodo di attesa quello di cui vi parlo oggi: un progetto durato alcuni anni, che finalmente ha visto il suo completamento con l'uscita del libro

"Un panno medievale dell'azienda di Francesco Datini - Studio e Ricostruzione sperimentale",

a cura di Daniela Degli Innocenti e Giampiero Nigro (Biblioteca di Storia, Firenze University Press, 2021).


Grazie alle Fondazioni del Museo del Tessuto di Prato e dell'Istituto Internazionale di Storia Economica "Francesco Datini", è uscito un volume che sarà sicuramente di grande interesse per tutti coloro interessati al medioevo, alle pratiche commerciali, alla cultura materiale ed agli studi su tessili ed abbigliamento del tempo.

Nello specifico, siamo sul finire del Trecento e protagonisti sono piccoli campioncini di tessuto ed una serie di dati trovati nelle carte dell'Archivio Datini (oggi conservato presso l'Archivio di Stato di Prato, ed ha a sua volta una storia affascinante, ma di cui parleremo un'altra volta).


Le analisi scientifiche condotte dall'Opificio delle Pietre Dure di Firenze hanno dato l'avvio ad una serie di

sperimentazioni per riprodurre, in modo il più vicino possibile quei tessuti, pur nei limiti dei nostri tempi, delle nostre conoscenze e delle disponibilità tecniche dei nostri giorni.

Il lavoro condotto da Daniela Degli Innocenti e Giampiero Nigro ha messo in campo diverse professionalità e competenze, in un lungo arco di tempo - praticamente dieci anni! 1402-1403, Documento mostra colore,

Arch. Datini, busta 1173, codice 1620,

FI-Barcellona, allegato c.1r,

Archivio di Stato di Prato


Al termine del processo di realizzazione del tessuto basato sullo studio dei campioni e del ricco materiale d'archivio nel quale sono riportate misurazioni tecniche specifiche, interpretate dal team di lavoro - con il contributo fondamentale di Mattia Zupo, nella doppia veste di storico e tecnico tessile - sono stata anch'io invitata a partecipare per vedere infine come questo tessuto avrebbe reagito in una restituzione sartoriale.


Mi è stato chiesto di ipotizzare una 'roba' per Francesco Datini e di realizzarla, proprio con il tessuto che era stato riprodotto e basandomi sulle iconografie e reperti del tempo.

Il risultato lo trovate nel volume che è appena uscito, con la descrizione di ogni processo e di ogni passaggio, sia nella riproduzione del tessuto - un panno di lana che ha stupito tutti per la mano

Un passaggio della lavorazione del mantello morbidissima - che in quella dell'abito:


un completo di veste (blu), mantello (rosso) - foderato di taffettà di seta - e cappuccio (rosso) - anch'esso foderato dello stesso taffettà.

Vi confesso che toccare, tagliare, manipolare questo tessuto è stato emozionante e mi sono sentita onorata di aver avuto questa possibilità. Sì, perchè ho potuto imparare molte cose nel vedere come il tessuto reagiva alle cuciture, alle sollecitazioni, al lavoro dell'ago ed infine alla prova finale: l'essere indossato. Indubbiamente ancora molto potrà essere perfezionato, ma questo lavoro corale è certamente un tassello importante nella comprensione del processo produttivo dei tessuti e della sartoria medievale.


Il volume è scaricabile in versione gratuita in PDF al seguente link, https://books.fupress.com/catalogue/un-panno-medievale-dellazienda-pratese-di-francesco-datini/10642 ed acquistabile in versione cartacea su diversi siti (ca.20 euro).

Buona lettura a tutti ;-) !

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